Sabato scorso vi avevamo lasciati con l’immagine di un bambino che impara a nuotare, un altro che si innamora della terra e i suoi frutti, oggi invece… Beh, iniziamo!
Ogni turista porta con sé le proprie abitudini, in particolare vi stiamo per raccontare di uno che aveva la passione per la corsetta mattutina. L’ambiente di campagna che ci circonda, con la sua aria frizzantina del primo mattino, rendeva ancora più piacevole l’attività. Dopo due giorni passati a fare il solito percorso, la curiosità del nostro ospite prese il sopravvento e alla prima occasione ci chiese quale percorso alternativo percorrere. È stato con il sorriso e con la consapevolezza di quanto bello sia il panorama da ammirare attorno alla nostra struttura, che mi proposi di accompagnarlo il mattino seguente durante la sua corsetta, per fargli ammirare la magia della zona. Alle 7 in punto eravamo pronti a partire: io maglietta in cotone e scarpe sporche di terra, lui canotta in tessuto tecnico e scarpe da running. Ne ero certo, era stata una pessima idea! (Piccola premessa, questa persona era francese con una bassa conoscenza dell’inglese). Dopo un paio di stradine arrivammo sul “Crocefisso”, nonché una grotta adibita a chiesetta, dalla quale si può godere di un panorama mozzafiato: un’immensa distesa di ulivi che accarezza il mare. Da qui ci addentrammo negli uliveti, che con il sole ancora basso creavano un gioco di ombre e luci difficile da descrivere, era passata mezz’ora e la stanchezza iniziava a farsi sentire, così quando mi girai in cerca del suo sguardo, lui mi guardò come se niente fosse, nessun affanno, sembrava una farfalla che vola da una parte all’altra, con il sorriso stampato in volto continuava a parlare e a fare domande. Capii con certezza che la corsa sarebbe stata ancora lunga! Dopo un’ora e mezza arrivammo finalmente in struttura, io ero distrutto ma allo stesso tempo soddisfatto perché avevo reso felice una persona, ne avevo fatto una conoscenza più profonda e non c’è nulla che appaghi più di questo! Non vi nascondo però che nei due giorni successivi camminai come un vecchietto di settantanni.
Spesso, l’atmosfera dell’entroterra non viene contemplata dal turista che sceglie il Salento, tra questi ospitammo una famiglia che, ignara della realtà che stava andando a visitare, scelse la nostra Struttura come meta per le proprie vacanze. Arrivati a destinazione ci espressero le loro perplessità, tra cui la lontananza dal mare e dai centri abitati. Noi eravamo tranquilli, in tanti fanno queste considerazioni, ma nonostante le nostre rassicurazioni, rimasero diffidenti passando l’intera sera a lamentarsi. Il giorno dopo, però, quando svegliandosi sentirono il cinguettio degli uccelli, cambiarono immediatamente atteggiamento. Nel pomeriggio poi, tornati dalla prima giornata di mare e con la macchina colma di buste della spesa, ci confessarono che distavamo poco da qualsiasi posto volessero raggiungere e che, la nostra posizione era anche più comoda, perchè potevano scegliere se visitare la costa jonica o quella adriatica, impiegando pressoché lo stesso tempo. Passata la settimana, al momento dei saluti, ci confidarono che non avevano nemmeno lontanamente immaginato di trascorrere una vacanza così rigenerante, con la possibilità di alternare le giornate caotiche passate sulle meravigliose spiagge a quelle di relax, lontani dal trambusto e delle affollatissime mete turistiche convenzionali.
Agriturismo Manfio’s
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